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Cloud Disaster Recovery di CDLAN: un caso di successo, tra resilienza, automazione e replicabilità

Scritto da CDLAN | 11.11.2025

Tra le innovazioni più impattanti dell’era del cloud c’è senza dubbio il Disaster Recovery as a Service (DRaaS), una soluzione che combina la flessibilità, scalabilità e resilienza del cloud con il modello as-a-service, sollevando le aziende dall’onere di costruire e mantenere un’infrastruttura proprietaria. 

Il mercato globale del DRaaS, detto anche Cloud Disaster Recovery, valeva 10,7 miliardi di dollari nel 2023 e, secondo gli analisti, crescerà con un tasso annuo composto (CAGR) del 19,8% fino al 2028, dimostrando l’urgenza di soluzioni affidabili, accessibili, pronte a intervenire in scenari di crisi e a garantire la compliance con un panorama normativo in continua estensione.

CDLAN e le soluzioni di Cloud Disaster Recovery

CDLAN è in prima linea nello sviluppo di soluzioni DRaaS personalizzate, capaci di rispondere tanto alle esigenze operative quanto ai requisiti normativi. Seppur non esplicitamente disciplinato da provvedimenti come la recente Direttiva NIS2, il DRaaS (cloud disaster recovery) è un tassello fondamentale per costruire resilienza e dimostrare conformità.

Grazie all’utilizzo di tecnologie solide come gli ecosistemi VMware e Veeam, alla competenza del proprio team e alla disponibilità di asset infrastrutturali proprietari - i due data center localizzati a Milano e Roma - CDLAN è in grado di realizzare soluzioni di cloud disaster recovery efficaci e affidabili, adatte non solo a imprese con ambienti IT complessi e stratificati, ma anche ad attori della filiera ICT che vogliono offrire servizi DRaaS ai propri clienti.

Il caso che segue racchiude entrambe le esigenze, e ne somma anche una terza.

L’esigenza: una soluzione DRaaS solida, scalabile e replicabile

Il protagonista di questa storia è un attore di rilievo nel panorama ICT, con alle spalle una lunga esperienza nella fornitura di soluzioni e servizi a enti pubblici e aziende private. Il suo portafoglio comprende offerte in ambito networking, connettività, cyber security e cloud, erogate e gestite tramite piattaforme gestionali proprietarie.

Ben tre sono state le esigenze che hanno portato alla collaborazione con CDLAN. La prima, immediata, era attivare per un proprio cliente un sito di cloud disaster recovery (DRaaS) integrato con la sua infrastruttura on-premises basata su tecnologia VMware. L’obiettivo era garantire la business continuity attraverso l’implementazione di un ambiente capace di intervenire all’istante in caso di eventi critici o indisponibilità del sito primario

La seconda esigenza era più strategica: trasformare il singolo progetto in un modello scalabile, riutilizzabile in contesti analoghi e presentabile come servizio a valore aggiunto. In altri termini, l’obiettivo era una soluzione non solo efficace, ma anche esportabile, basata su elementi architetturali solidi e replicabili. Non da ultimo, l’esigenza della compliance: la soluzione doveva infatti essere progettata per rispondere ai principali framework normativi in ambito sicurezza e resilienza, tra cui la direttiva NIS2, il regolamento DORA per il settore finanziario e la norma ISO 27001.

La soluzione implementata da CDLAN: un DR moderno e affidabile

Per rispondere alle esigenze di cui sopra, CDLAN ha progettato e realizzato una soluzione DRaaS completa, intervenendo su tre assi fondamentali: connettività, virtualizzazione e automazione delle repliche.

  1. Il primo passo è stato quello di garantire una connessione stabile, performante e ridondata tra il data center del cliente e il sito di disaster recovery ospitato da CDLAN. Questo è stato realizzato mediante due collegamenti in fibra ottica dedicata da 10 Gbps e implementazione del protocollo BGP (Border Gateway Protocol), che consente lo scambio dinamico di rotte tra reti distinte, assicurando l’instradamento ottimale del traffico anche in scenari critici. In una soluzione DRaaS, la continuità della connessione tra i due siti rappresenta infatti il pilastro su cui si fonda tutta l’architettura sovrastante: senza una replica continua e affidabile, viene meno l’obiettivo stesso della business continuity.

  2. A questo punto, CDLAN ha predisposto all’interno del proprio data center un ambiente virtualizzato di disaster recovery che rispecchia fedelmente l’architettura on premises del cliente. Questo ambiente è stato costruito e orchestrato tramite VMware vCloud Director, la piattaforma che replica gli ambienti e riceve, gestisce e rende immediatamente operative le repliche delle macchine virtuali. L’aspetto particolarmente interessante è che l’infrastruttura DR mantiene coerenza con la rete di origine, inclusi i segmenti e i piani di indirizzamento IP, così da garantire un passaggio fluido e immediato in caso di failover, con minimizzazione dei tempi di inattività.

  3. La terza componente chiave della soluzione è l’automazione del processo di replica. Per questo scopo è stata adottata Veeam Suite, installata su un tenant dedicato nell’infrastruttura CDLAN. La suite consente la replica continua delle virtual machine, con elevata granularità e controllo, riducendo al minimo l’effort manuale e garantendo al contempo massima affidabilità e integrità dei dati. Veeam Cloud Connect, dal canto suo, è la componente che si fa carico del trasferimento sicuro delle repliche verso lo storage cloud. 

Il risultato è un ambiente di disaster recovery integrato, analogo a quello di produzione e in grado di rispettare requisiti di RPO e RTO sfidanti grazie a un mix di automazione, coerenza infrastrutturale e resilienza architetturale. Inoltre, è una soluzione compliant con i principali standard normativi e progettata per supportare qualsiasi carico di lavoro, inclusi quelli mission-critical.

I benefici: tempi ristretti, affidabilità, replicabilità

L’intera soluzione è stata disegnata, implementata e resa operativa in 50 giorni, un risultato reso possibile dalla combinazione tra l’esperienza del team CDLAN, la disponibilità di asset infrastrutturali proprietari e la solidità delle tecnologie impiegate.

Il progetto ha raggiunto anche l’obiettivo di replicabilità, chiave per il cliente: la soluzione, rigorosamente da personalizzare, può essere proposta ad altre aziende e implementata in tempi rapidi grazie a un modello ormai collaudato e al mix virtuoso di infrastruttura e tecnologie. Dal punto di vista tecnico, i benefici principali includono:

  • Tempi di recovery ridotti al minimo grazie alla perfetta integrazione tra gli ambienti;
  • Alte prestazioni e disponibilità grazie alla connettività resiliente sottostante;
  • Affidabilità e sicurezza garantite dai data center Tier IV Compliant di CDLAN;
  • Compliance con i principali standard normativi;
  • Riduzione dell’effort per il cliente grazie all’impiego pervasivo dell’automazione.