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BaaS: perché affidarsi all’esperienza CDLAN e alla tecnologia Veeam

Nonostante se ne parli da decenni, il backup (oggi, as-a-service o BaaS) resta il principale mezzo in grado di tutelare l’accessibilità e l’integrità del dato aziendale. Per quanto possa sembrare un’attività semplice, in realtà pianificare, implementare e gestire il backup dei dati e delle applicazioni aziendali non è alla portata di tutti, poiché richiede competenze, esperienza e strumenti adeguati. CDLAN, attraverso l’impiego della tecnologia Veeam, è in grado di supportare al meglio le esigenze di protezione del dato di qualsiasi organizzazione.


BaaS al centro della protezione dei dati

Oggi, molte aziende si trovano in una situazione complessa. Sono infatti consapevoli di quanto sia reale il rischio di perdere i propri dati, tra attacchi cyber che diventano sempre più sofisticati, potenziali errori umani e guasti tecnici che, oltre a minacciare le informazioni, mettono a rischio anche la continuità del business. Al tempo stesso, le aziende fanno fatica ad acquisire internamente competenze dedicate alla tutela del dato e sono anche consapevoli delle conseguenze dei data breach a livello normativo e reputazionale

All’interno di un ampio ecosistema di soluzioni a tutela del dato (soprattutto nelle sue componenti di accessibilità e integrità), il backup (BaaS) è assolutamente centrale poiché protegge l’azienda da tutti i rischi informatici del business contemporaneo. A titolo d’esempio, si pensi agli errori umani: se la cancellazione degli archivi documentali viene fatta (per errore) da chi ha facoltà di farlo, non c’è piattaforma, tecnologia o software che lo possa impedire. C’è però la possibilità di ripristinare la situazione precedente con sicurezza e rapidità, minimizzando le conseguenze dell’incidente sulla propria operatività. 


Il backup nell’era del cloud

Per quanto la logica dietro le attività di backup e ripristino sia lineare, il backup di un ecosistema informativo aziendale è molto complesso. In primis, perché è un’attività fortemente personalizzata: le informazioni aziendali e le applicazioni non sono tutte uguali, né hanno lo stesso impatto sul business. Ci sono dati che vanno ripristinati in un attimo, altri la cui perdita potrebbe essere tollerabile, e tutte le sfumature intermedie. 

Fare il backup significa selezionare macchine e risorse, identificare le priorità, le modalità di backup (ad esempio, il principio 3-2-1) e la frequenza corretta, ma anche utilizzare una tecnologia solida e monitorare continuamente l’esito delle operazioni, gestendo eventuali errori. È un lavoro che, nell’era del cloud ibrido e dei mix di infrastrutture fisiche e virtuali, richiede competenza, ma è anche time-consuming e generalmente viene affidato agli stessi professionisti che gestiscono l’altro pilastro della continuità del business, il disaster recovery.

Come in molti altri ambiti, il cloud ha innovato profondamente anche il backup. Soprattutto, ha abbassato le barriere all’ingresso delle tecnologie più innovative, permettendo a qualsiasi struttura (PMI incluse) di utilizzare soluzioni enterprise e infrastrutture di grande solidità. 

Per molto tempo, le aziende hanno dovuto progettare e implementare strutture appositamente dedicate alla continuità del business (backup e disaster recovery), facendo in modo che fossero (molto) distanziate dal proprio data center. Questo perché il principio 3-2-1, adottato da molte organizzazioni, prevede che i dati vengano replicati su formati diversi e anche in ambienti fisici diversi, onde evitare che un problema strutturale al primo abbia conseguenze sul secondo ed eventuali altri. Tutto ciò è ormai possibile e a portata di click nell’era del cloud, che si avvale di infrastrutture geograficamente distribuite e interconnesse, nonché su un modello as-a-service per cui l’azienda paga unicamente per lo spazio allocato e, più in generale, per la soluzione/servizio di cui usufruisce. Non ci sono costi infrastrutturali da mettere in conto. 


Qualità enterprise per tutte le imprese

È nel contesto appena descritto che la partnership tra CDLAN e Veeam, società americana leader nel segmenti dei software di backup, disaster recovery e intelligent data management acquisisce particolare valore. Affidandosi al nostro servizio BaaS, infatti, le aziende possono contare sulla nostra esperienza e sulla nostra infrastruttura proprietaria, ma anche sulla solidità della tecnologia Veeam e sull’infrastruttura cloud del vendor, che potenzia ulteriormente la resilienza e l’affidabilità della soluzione. 

In particolare, Veeam Cloud Connect ha tutte le caratteristiche tipiche della soluzione enterprise, ma è al tempo stesso modellabile sulle esigenze di qualsiasi organizzazione. A partire dal supporto per il modello 3-2-1, dalle ampie capacità di configurazione e personalizzazione, ma anche per il forte ricorso all’automazione e all’infrastruttura cloud, nonché per l’impiego di tecnologie avanzate come l’accelerazione WAN e la deduplicazione, che riduce al minimo lo spazio necessario per l'archiviazione.

La soluzione erogata da CDLAN su tecnologia Veeam garantisce automazione e altissimi livelli di sicurezza attraverso il ricorso pervasivo alla crittografia. Inoltre, la soluzione consente di soddisfare requisiti di RPO e RTO ad hoc, integra un team esperto in grado di rispondere alle esigenze del Cliente e può essere controllata tramite un portale web di semplice consultazione. 


Veeam Connect Cloud

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