Il più recente report dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano (2023) ha rilevato un aumento significativo della spesa in servizi cloud da parte delle PMI: +34% rispetto all’anno precedente, grazie anche all’impulso del PNRR. Ciò nonostante, l’87% della spesa cloud in Italia è ancora effettuata dalle grandi imprese, che hanno sempre mostrato un passo superiore in chiave di iniziative di trasformazione digitale.
Cloud nelle PMI: la soluzione per ridurre il gap con le grandi aziende
Il potenziale del cloud per le PMI, che com’è noto costituiscono il cuore pulsante della nostra economia, è letteralmente enorme. Una ricerca di AWS e di Accenture relativa a 12 Paesi e 3 mercati verticali, ha quantificato in 161 miliardi di dollari i benefici del cloud in chiave di incremento di produttività. La stessa ricerca ha però sottolineato come solo il 13% delle PMI mondiali abbia adottato soluzioni cloud avanzate, e questo significa che esistono ancora importanti opportunità di differenziazione.
La principale opportunità offerta dal cloud alle PMI è la riduzione del gap tecnologico, di innovazione e di efficienza rispetto alle grandi aziende. Grazie al cloud, le PMI mantengono inalterato – anzi, potenziano – il vantaggio competitivo legato alla loro agilità e flessibilità, ma al tempo stesso accedono a tecnologie avanzate che una volta erano esclusive delle grandi realtà. Questo ha permesso loro di ottenere (almeno) 5 grandi risultati.
Accesso rapido e tecnologie innovative
Il cloud ha democratizzato l’accesso a tecnologie avanzate come l’Internet of Things e tutto il macrocosmo dell’intelligenza artificiale, che a loro volta possono essere impiegate non solo in chiave di efficienza e produttività, ma anche per accelerare i cicli di innovazione dei prodotti e dei servizi. Grazie alle tecnologie del cloud, le PMI possono realizzare rapidamente prototipi e testare nuove idee, riducendo il time-to-market e adattandosi velocemente alle mutevoli esigenze dei consumatori.
Adozione di approcci agili al lavoro
Il cloud supporta al 100% il lavoro agile, compreso il paradigma contemporaneo dell’hybrid work. Le piattaforme di comunicazione e collaborazione (UCC) sono infatti erogate come servizi cloud e abilitano una comunicazione moderna tra persone e team di lavoro. Questo migliora non soltanto la produttività, ma favorisce anche un migliore equilibrio tra vita professionale e privata, oltre a rendere le aziende molto attraenti per i giovani talenti.
Nelle infrastrutture data center di alto profilo, anche gli UPS sono ridondati e costituiscono quella parte dell’infrastruttura data center che si fa carico – per un periodo di tempo limitato – della continuità del business in caso di blackout. A seconda degli obiettivi di resilienza, potrebbero essere anche disponibili uno o più generatori posti al di fuori della struttura e alimentati a carburante. Il beneficio – tutt’altro che trascurabile - è la capacità di alimentare la struttura per molto tempo, i limiti sono il costo elevato e, soprattutto, l’incapacità di intervento all’istante di fronte a un blackout: per questo ci sono gli UPS.
Efficienza e ottimizzazione dei costi IT
L'adozione del cloud ottimizza i costi delle PMI, soprattutto quelli relativi all’IT. L’impiego dell’infrastruttura cloud abbatte gli investimenti in conto capitale (CapEx), sostituendoli con spese operative (OpEx) periodiche; questo permette alle PMI di gestire meglio i propri budget e di poter investire in nuove tecnologie senza dover affrontare grandi esborsi iniziali. Questa maggiore efficienza operativa consente alle aziende di destinare più risorse alla propria crescita.
Resilienza e sicurezza
Le infrastrutture cloud sono progettate per essere performanti, sicure e resilienti. I concetti di high availability e di fault tolerance sono integrati nel modello di servizio e condizionano positivamente un concetto cardine della produttività aziendale: la business continuity. Inoltre, i servizi di protezione dei dati, come il backup e il disaster recovery, vengono offerti as-a-service e permettono anche alle aziende con budget contenuti di beneficiare di tecnologie di continuità operativa allo stato dell’arte.
Non da ultimo, gli ambienti del data center vanno mantenuti a temperatura costante tutto l’anno, da cui grande attenzione nei confronti dei sistemi di condizionamento dell’aria, che possono avvalersi di diverse soluzioni tecniche (chiller, condensatori, condutture…) e progettuali, come quelle dei cosiddetti corridoi caldi e corridoi freddi.
Verso la data-driven company
Il cloud è l'infrastruttura stabile e sicura su cui costruire soluzioni di analisi e di valorizzazione del dato, fondamentali non solo per prendere le decisioni più importanti della vita aziendale, ma anche per trasformare la cultura verso un paradigma davvero data-driven.
Cloud come fattore di modernizzazione a 360 gradi
Quando si parla dell’effetto di modernizzazione portato dal cloud nelle PMI, si tende a osservare il fenomeno dal punto di vista infrastrutturale e applicativo. In altri termini, dal punto di vista dell’IT. D’altronde, le piattaforme cloud permettono di modernizzare gli applicativi su cui si basa il business e sono esse stesse piattaforme moderne e resilienti, basate su infrastrutture allo stato dell’arte.
La verità è che il cloud modernizza l’intero business aziendale, cioè trasforma l’azienda a 360 gradi. Si è già detto che il cloud supporta nuove modalità di lavoro che disaccoppiano la produttività dal luogo in cui si trascorre il proprio tempo (ufficio), ma crea anche customer experience memorabili, ottimizza i processi aziendali e rende l’azienda efficiente, proattiva e in grado di competere con qualsiasi altra organizzazione, anche in campo internazionale.